

Ecuador (dove?)

Tungurahua
Il Gruppo Tungurahua opera senza sosta sulla scena folcoristica dal 1970 con l’intento di diffondere e tramandare la cultura e le tradizioni ecuadoriane. Si è esibito in tutte le più importanti piazze d’Europa e d’America e, per il suo impegno nel recupero e nella diffusione dei più alti valori della tradizione e della cultura folcloristica, è stato insignito del titolo di referente patrimoniale dalla Municipalità di Ambato, dal Congresso Nazionale, dalla Casa della Cultura Ecuadoriana, nonché da numerosi enti internazionali.
L’arte del Gruppo Tungurahua è un’arte viva, un’esposizione permanente di cultura, tradizione, allegria e bellezza. Le sue danze esprimono il forte legame che esiste tra l’uomo e la natura grazie anche al suono del tamburo e del “pingullo” (flauto tipico della regione ecuadoriana).
Il sentimento, l’espressione, l’allegria e il colore, la policromia dei vestiti ispirata ai colori dell’iride e l’applicazione delle tinte secondo la psicologia del colore, costituiscono i tratti distintivi di questo gruppo dalle coreografie ricche di ritmo e movimenti ancestrali.
“Il folclore applicato alla danza, alla musica e alla coreografia restituisce la conoscenza, la coscienza e il sentimento della Patria”: questo il sunto e il fondamento di un’attività che dura ormai da 40 anni è che è valsa al Gruppo Tungurahua il riconoscimento internazionale di Esposizione e Testimonianza della Cultura Ecuadoriana.
Messico (dovè?)

Ballet Folklorico de la Univrersidad de Colima
“Forza, emozione, tecnica, proiezione, disciplina, allegria, vitalità e una talentuosissima direzione sono, senza esagerare, gli attributi ideali del Ballet Folklórico de la Universidad de Colima”
Yolanda Zamora - Giornalista
L’associazione presenta un rinnovato concetto di danza folcloristica in cui assoli, perfetti schemi geometrici, linee e coreografie strabilianti si fondono magicamente con i passi e le movenze tradizionali tipiche della cultura messicana in un mix sorprendente capace di lasciare tutti a bocca aperta.
È proprio questo nuovo concetto di ballo folcoristico che gli è valso premi e riconoscimenti in tutte le parti del mondo.
É stato il primo gruppo universitario a esibirsi nel Palazzo di Bellas Artes di Città del Messico. Ha rappresentato ufficialmente il Messico in eventi di livello mondiale come l’EXPO di Sevilla ’92, le Olimpiadi Culturali di Atlanta nel ’93, l’EXPO di Hannover 2000. Si è esibito in Piazza San Pietro alla presenza di 30.000 pellegrini ed è stato ricevuto da Papa Giovanni Paolo II.
Grazie alla qualità delle sue interpretazioni nel 1995 ha ricevuto il riconoscimento di “Gruppo di Eccellenza” da parte del Consiglio Internazionale delle Organizzazioni dei Festival del Folclore e delle arti popolari (CIOFF) dell’UNESCO.
Nel 2002 e nel 2005 ha inaugurato l’Esposizione di Arte Azteca rispettivamente al Royal Art Museum di Londra e al Museo Guggenheim di Bilbao.
Nel 2005 le sezioni CIOFF Spagna e CIOFF Francia lo hanno nominato uno dei migliori gruppi folcloristici del mondo.
Nel 2008 il gruppo ha festeggiato il suo 25° anniversario nel Palazzo di Bellas Artes di Città del Messico; per l’occasione l’Università di Colima ha pubblicato un libro commemorativo scritto da Alberto Dallal, il più importante critico e scrittore di danza dell’America Latina.
Nuova Caledonia (dove?)

Faiva Mako
Wallis-e-Futuna é un territorio insulare francese situato nell´emisfero meridionale. Il capoluogo é Mata-Utu.
Composto principalmente da tre isole, Wallis, Futuna e Alofi, l´arcipelago si trova tra la Nuova Caledonia e Tahiti. Dista 22 000 kilometri da Parigi e fa parte dell´Oceania polinesiana(Oceano Pacifico Occidentale).
In queste isole l´arte é una cosa da donne; solo le loro mani esperte conoscono i segreti di queste pratiche secolari. Le più belle testimonianze di questo patrimonio artistico millenario sono senza alcun dubbio le «tapas», stoffe confezionate con fibre vegetali e decorate con pitture, le sculture e le collane di conchiglie.
Ossezia (dove?)

Folk Dance Ensemble "GORETZ"
Il gruppo folk "GORETZ" di Vladikavkaz, capitale della Rep. autonoma dell´ Ossezia Settentrionale - Alania , nell´ambito della federazione Russa; è stato fondato nel 1965 nella facoltà di Agronomia dell´ università della capitale Alano-osseta.
L´ ssezia è una delle repubbliche caucasiche ancora confederate con la Russia. La sua popolazione si ritiene discenda dagli Sciti e più precisamente dall´ etnia Alana divenuta famosa al tempo delle invasioni barbariche per essere una delle componenti l´Orda al seguito di Attila, re degli Unni. Attualmente gli studi etnolinguistici hanno evidenziato che, al contrario dei popoli circonvicini, gli Osseti-Alani appartengono alla famiglia linguistica indo-europea più propriamente alla sottofamiglia Indo-iranica in quanto la loro lingua è affine al persiano.
Il loro spettacolo di canti e danze popolari degli Alani è in parte comune ad altre popolazioni della regione , sebbene di stirpe caucasica o turco - mongola, raggiunge il culmine nelle rappresentazioni dell´epopea dei Narti , mitici eroi primordiali del Caucaso, di cui ci sono giunte decine di leggende diffusesi tra molte popolazioni caucasiche indipendentemente dalle loro peculiarità originarie. Dal punto di vista etnografico il Caucaso, col suo coacervo di decine di popolazioni diverse, di etnie appartenenti ad almeno cinque famiglie linguistiche differenti, costituisce uno strano caso di omologazione culturale, almeno per quanto riguarda la parte più prettamente mitopoietica , infatti nonostante l´ unificazione culturale dal punto di vista del mito e del folklore le varie etnie continuano a parlare lingue diverse e a professare fedi diverse.
Direttore del gruppo e Coreografo : Yuri Alborov
La Repubblica di Ossezia del Nord, è situata nel centro del Caucaso nella frontiera tra l´Europa e l´Asia.
Il bello di questo posto è la natura e gli abitanti. Loro sono conosciuti come guerrieri coraggiosi e valorosi. Anfitrioni sinceri, ma anche conoscitori e giudici della musica e della danza.
Il loro passato non è stato semplice, la guerra li ha portato ad avere vittorie eroiche e grandi difese. Comunque niente poteva distruggere la loro ricchezza culturale e i loro principi questo viene trasmesso attraverso i loro balli e la loro musica.
Il suo repertorio e molto vasto e include canzoni antiche piene di forza cosi come creazioni dedicate a le giornate quotidiane e alle feste nazionali. Tutto questo trasmette l´orgoglio e l´amore per la libertà. I balli sono guidati dalla fisarmonica e dal "dohoul" (una specie di tamburo).
Serbia (dove?)

Talija
Il gruppo folkloristico "TALIJA" é stato fondato nel 1998 a Belgrado. I ballerini eccezionali che hanno ottenuto la loro ricca esperienza sui moltissimi palcoscenici mondiali hanno formato per primo l´ensemble giovanile, e poco dopo di questo l´ensemble dei bambini ed anche l´orchestra popolare. L´alta qualità dell´interpretazione dei ballerini e l´ottima scelta del programma hanno portato una serie di tournee e concerti vari. Le scarpe nazionali (in serbo sono chiamate “opanci”) del nostro ensemble hanno provocato l´ammirazione e acclamazioni su tre continenti durante cinque anni e con 25 tournee in tutto.
La forte concorrenza e numerosissime tournee che attraggono nouvi membri e che anche spingono i membri esistenti ad essere ancora più professionali sono le due ragioni più importanti della continua crescita della qualità in tutti gli ensemble.
Gli autentici costumi popolari sono stati acquistati parzialmente sul terreno oppure sono stati cuciti sui disegni originali. L´equipe delle madri e delle nonne dei nostri membri insieme alle persone esperte in questo campo mantengono e ingrandiscono continuamente la ricchezza dei costumi popolari.
Spagna (dove?)

Compañía Flamenca Carmen Guerrero
Il gruppo, che proviene dalla regione più meridionale della Spagna, l’Andalusia, è stato creato nel 1986.
Ai principi della carriera realizzava spettacoli per le strade e nelle piazze in occasione di feste patronali, eventi culturali, ecc… Durante gli spettacoli il gruppo presentava i canti e le danze più rappresentative dell’Andalusia. A poco a poco il ventaglio di spettacoli proposti ha subito un’evoluzione e alle danze e ai canti si sono aggiunte anche rappresentazioni teatrali create dai coreografi Carmen Guerrero e Jorge Gomez.
Il Gruppo è composto da 30 persone che comprendono i ballerini, due chitarre, due cantanti, i fiati, le percussioni e la tastiera.
La Compagnia ha partecipato a più di 800 festival in Spagna e all’estero nei quali ha riscosso sempre molto successo ed è stata insignita di numerosi premi e onorificenze come, tra gli altri, nel 1994 del “ Ventaglio d’oro” per il lavoro e la dedizione nel campo della Danza Folkloristica Andalusa.
La forza, il carattere e la passione sono i sentimenti che prevalgono ed emergono durante lo spettacolo del Gruppo e che il pubblico avverte con più enfasi. Si tratta di una compagnia giovane e innovatrice che ogni anno rinnova le proprie composizioni, coreografie e costumi d’accordo con le tendenze attuali, pur rispettando le autentiche radici del folklore e del flamenco andalusi. Nelle coreografie della Compañía Flamenca Carmen Guerrero, che rappresentano la realtà andalusa, immancabili sono i ventagli e le nacchere, elementi identificativi del folklore spagnolo, ai quali si aggiungono mantelli, bastoni, cappelli dalla falda larga, ceste e reti da pesca.
Italia (dove?)

Sbandieratori dei rioni di Cori
La città di Cori è oramai nota a livello mondiale per l’antica Arte del Maneggiar l'Insegna. Questa fervida competenza popolare nei confronti della bandiera è possibile ricondurla a quei momenti della vita sociale della città, in epoca rinascimentale, in cui tre giovani alfieri (i cosiddetti bandierai) venivano inviati dal Comune, con abiti nuovi e con bandiere, a partecipare ai Ludi del rione Testaccio a Roma, secondo i patti stabiliti tra il Senato romano ed il Comune di Cori nel 1512, e contenuti negli STATUTA CIVITATIS CORAE.
In tutti questi anni gli Sbandieratori dei Rioni di Cori, attraverso le proprie performances altamente coreografiche ed acrobatiche, con l’importante sostegno dei tamburini e delle chiarine rinascimentali del Complesso strumentale Fanfarra Antiqua, sono riusciti con professionalità e successo ad affascinare le genti di tutto il mondo. I momenti più importanti della loro storia sono stati le partecipazioni, in rappresentanza ufficiale del folklore italiano, alla Cerimonia di Apertura dei Giochi della XXIV OLIMPIADE a Seul, in Corea del Sud, alla Cerimonia di Apertura dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006, all’evento Cinema Italian Style presso l’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences, sede degli Oscar del Cinema, ad Hollywood - Los Angeles, in U.S.A., e all’ESPOSIZIONE UNIVERSALE, di Tsukuba (1985) e di Aichi (2005), entrambe in Giappone. Ma tra le partecipazioni ai più grandi Festivals di Folklore e ad alcuni tra i più importanti eventi che si svolgono periodicamente nel mondo, si distingue il successo ottenuto nella più grande rassegna di folklore militare: l’Edinburgh Military Tattoo in Scozia.
Italia (dove?)

Urbanitas
La tradizione folcloristica marchigiana si fonda sulla società contadina dell'Ottocento, una realtà economicamente molto povera dove rare erano le occasioni di festa. Proprio questa rarità faceva si che esse fossero un momento unico,
da vivere e da sfruttare il più intensamente possibile. Ecco allora che, accompagnato da musiche briose, dal ritmo assai veloce a volte frenetico, il contadino marchigiano dava sfogo a tutta la sua voglia di vivere e di divertirsi. Da queste radici ebbe origine, nel 1933, il gruppo folcloristico URBANITAS di Apiro, il quale, grazie all'autenticità e alla spontaneità di quanto rappresentato nel proprio repertorio, è riconosciuto come uno dei migliori d'Italia.
Il folclore del gruppo "URBANITAS" rispecchia il carattere delle Marche; una regione prevalentemente contadina ed è proprio per questo che molti canti e balli, basati su musiche e coreografie originali, fanno riferimento ai grandi lavori della campagna,
come la trebbiatura e la vendemmia, la fine dei quali rappresentava sempre un'occasione di festa.
Tra tutte le danze spicca il "Saltarello" marchigiano, detto anche "Saltarello a terremoto", ballo dal ritmo travolgente che ripropone verosimilmente una scena di festa durante la quale i ballerini si dichiaravano alla propria amata. Sono in dotazione al gruppo due costumi: uno da lavoro, più semplice, ed uno per la festa o più precisamente per il giorno del matrimonio, dai colori più accesi e ricco di pizzi e nastri. Entrambi risalgono al periodo Napoleonico; con stoffe tessute a mano su telai in legno, pizzi realizzati all'uncinetto ed ai ferri. Molti pezzi sono originali mentre quelli di nuova realizzazione rispettano fedelmente la tradizione.
Concerto del 14 Agosto
Italia (dove?)

Oloferne - Folk rock d'autore
Il progetto musicale Oloferne nasce nel 1999 dall’idea di proporre qualcosa che, in modo originale, riuscisse a coniugare le varie influenze e le esperienze musicali dei singoli componenti.
Rock, atmosfere medievali, world music e spunti progressive vanno a fondersi nel folk rock d’autore che oggi contraddistingue le sonorità della band.
Numerose le esperienze professionali, dalle collaborazioni discografiche con la “Gang” dei Fratelli Severini e con il gruppo di musica e ricerca popolare “La Macina”, all’apertura di concerti di artisti come Max Gazzè, Cisco, The Gang, Aida Cooper etc.
Originale progetto artistico quello dei marchigiani Oloferne, che nel loro secondo demo autoprodotto dimostrano quanto sia intelligente e coinvolgente la loro proposta musicale. Esperienze comunque varie quelle del quintetto, dove a tratti affiora infatti il background della scena di Seattle, con un nome preponderante su tutti come quello degli sfortunati Alice In Chains. Gli Oloferne, nell’arco delle tredici tracce presenti in questo omonimo lavoro, sono alla ricerca continua di una perfezione sfuggente, tra calde folate ad impressioni medievali e mirate canzoni piene di lirismo. Emozioni e virtuosismi dunque per un lavoro che colpisce e ammalia, come il rassicurante calore d’un fuoco acceso in pieno inverno.
Stati Uniti (dove?)

Red Dog - American Country Music
Doug Yule - fiddle, vocals
Cary Lung - mandolin, vocals
Tom Collicott - guitar & banjo, vocals
Little Ann Yule - bein' a houn'dog, barking, eating
Doug grew up on the East Coast playing and singing from an early age. In 1968, standing on the wrong street corner, he was captured by The Velvet Underground, a cult rock band, and served a three to five year sentence. On his release he continued his ill advised flirtation with rock and roll for another four or five years, finally retiring to do manual labor. On his fiftieth birthday he received a fiddle and three lessons from a rival and became addicted to the traditional music of the American Southeast. This dependency continues unabated today and finds a creative outlet in RedDog. When he's not kneed-up with RedDog playing tunes, Doug builds violins, violas, and (if his granddaughter keeps practicing) cellos. His instruments can be seen at Lasley & Russ' Violin Shop.
Cary grew up in a small farm town in the San Joaquin Valley of California where there were more cows and vineyards than street corners. As a young boy he sang and harmonized with his grandfather. In the mid-1960s he met Kenny Hall, the legendary mandolin player, who became his mentor. Cary recorded two albums with the Sweets Mill String Band and, with the Portable Folk Festival, performed in coffeehouses and festivals across the country. In the late 70s he changed directions and opened a magical toy store in Tucson. He moved to Seattle in 2003 and retuned to his musical roots.
Tom has spent most of his adult life in Seattle, Washington where he has carved out a successful career as a photo-illustrator and website designer. Tom picked up the guitar of his youth about 12 years ago. He found himself spending more and more time spellbound by the Southern roots music he was learning through the Pacific Northwest’s thriving old-time music scene. In addition to playing guitar and banjo in RedDog, Tom also performs with Seattle’s raucous Atlas Stringband.
Italia (dove?)

Mortimer MC Grave - Musica celtica rock
Un poderoso tornado passato sulla terra marchigiana ha sconquassato il clan Mc Grave. Mentre fuori imperversava la tormenta, nei segreti nascondigli, i nostri eroi si erano ritirati per preparare la nuova rinascita. Tra alambicchi, millenarie ricette alchemiche e sortilegi ecco ricomporsi il nuovo spirito guerriero. Una forza mistica abbinata alle nuove conoscenze magiche ha creato Spirit, il concerto a 90°. Spirit come la pozione magica che hanno distillato e che li rende invincibili, Spirit come l’inconoscibile che ora possiedono e Spirit-osi perché dalla follia non si guarisce. E Spirit come titolo del nuovo spettacolo e del prossimo CD. Nell’impasto sonoro dei Mortimer Mc Grave, già conosciuto nei precedenti lavori discografici CELTAMENTE e ALL’ATTACCO si sono aggiunte ora l’elettronica ricercata dei campionatori e l’arpa celtica. Risultato: una bomba, un liquore della suocera, un centerbe. Uno spettacolo per stomaci forti, impossibile da dimenticare. Gli incappucciati tornano alla luce delle battaglie. Meglio esserne amici. MORTIMER MC GRAVE: Cornamusa scozzese, cornamusa irlandese, piva, whistles PEACE AND LOVE (si legge Pisellò): chitarra elettrica, arpa celtica, piva ANDREW O’MORAN: batteria, percussioni, campionamenti RECALL: basso elettrico, percussioni.
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