Terranostra - Festival del Folclore di Apiro

Filippine (dove?)

Sining Kumintang Batangas

Fondato nel 1980 ad opera dell'ingegner P. Vicente Gordero, il gruppo composto da studenti ed ex studenti delle scuole superiori e abilmente coadiuvato dai docenti e dai genitori, si è affermato professionalmente ed artisticamente come una delle prime compagnie di danza del paese. Il gruppo ha partecipato a manifestazioni nazionali ed internazionali riscuotendo sempre un grande successo. Il loro obbiettivo è di preservare e condividere il patrimonio culturale filippino attraverso il linguaggio della danza e della musica.
Oltre a rappresentare il proprio paese attraverso l’esibizione di danze e canti popolari, il gruppo prende parte a numerosi programmi d’insegnamento dei balli e delle usanze tipiche della tradizione filippina, organizzando laboratori e workshop che riscuotono sempre moltissimo successo.
Dopo aver partecipato a numerosi e importanti festival in giro per il mondo, nel 1998 il gruppo è stato scelto come Ambasciatore Culturale dell’Amicizia per partecipare a un Festival Internazionale del Folklore negli USA al quale hanno preso parte più di 50 paesi. Nel luglio del 2000 è stato scelto come ufficiale rappresentate delle Filippine per esibirsi alla 2° edizione del World Folkloriada di Tokyo, che vedeva presenti 72 nazioni provenienti da tutto il mondo.
Nel 2005 il Dipartimento filippino del Turismo e della Cultura ha selezionato il gruppo Sining Kumintang per rappresentare le Filippine nella cerimonia di chiusura del World Expo di Aichi Nagoya, Giappone, insieme alla celebre Orchestra Filarmonica e all’illustre Balletto delle Filippine.

 
Russia (dovè?)

“Tchayka”

Il gruppo “Tchayka”, uno dei più antichi della Russia, nel mese di marzo del 2010 ha festeggiato il suo 40° compleanno. È composto da oltre 30 persone tra cui studenti, operai e impiegati. Attualmente la direzione artistica e le coreografie sono di Natalia Agafonova
Il repertorio di questa associazione si basa sulle danze popolari russe che vengono presentate in tutta la loro varietà.
Gli strabilianti costumi indossati dai ballerini e dai musicisti sono un mezzo per esprimere le qualità del popolo russo. I bellissimi sarafan (abito tradizionale russo), i kokoshnik (alti copricapi di forma trapezoidale ricamati) evidenziano la bellezza e la grazia delle ragazze. Mentre i ragazzi indossano pantaloni e camicie tradizionali russi.
Le danze sono accompagnate dal suono di strumenti popolari russi come la fisarmonica, la domra, la balalaika, il contrabbasso e alcuni strumenti a percussione.
L’associazione ha ricevuto il consenso partecipando a molti festival internazionali in Mongolia, Norvegia, Finlandia, Romania, Siria, Ungheria, Austria, India, Sri Lanka, Polonia, Germania, Spagna, Grecia.

 
Kenya (dove?)

Gruppo nazionale di danza Nairobi

Il Gruppo nazionale di danza Nairobi è un coinvolgente gruppo di ballerini , musicisti e acrobati, residenti a Nairobi, capitale del Kenya, comunemente conosciuta come “la città nel sole”. Il gruppo è composto da 35 giovani e talentuosi artisti di entrambi i sessi ed è riconosciuto come uno dei migliori gruppi folcloristici del Kenya e di tutta l’Africa dell’Est.
In veste di ambasciatori della cultura, lo scopo del gruppo è di educare, preservare e ricordare la ricchezza del patrimonio nazionale keniota attraverso la musica e la danza.
Il Kenya è un paese multiculturale con più di 42 diverse etnie e la performance del gruppo di danza Nairobi rappresenta danze e musiche della maggior parte di queste tribù.
L’unicità del gruppo di danza Nairobi risiede nel fatto che non si tratta di un singolo gruppo tribale, ma piuttosto di una composizione di artisti provenienti da numerose delle 42 tribù del Kenya, come la tribù Kikuyu dalla provincia centrale e le tribù Kamba, Embu, Meru dalla provincia più orientale, la tribù Luhya dalla provincia più occidentale, le tribù Luo e Kisii dalla provincia di Nyanza, le tribù Maasai e Kalenjin dalla provincia della grande Rift Valley del Kenya e ultime, ma non meno importanti, le tribù Giriama e Digo dalla regione costiera.
Lo spettacolo del gruppo è animato da costumi dai disegni tradizionali e molto colorati, ricavati dalla pelle di animali domestici come mucche, capre, cammelli e pecore.
Originariamente questi tipi di costume erano comuni e usati da quasi tutte le tribù e venivano realizzati con pelli di animali quali il leone, il leopardo, il bufalo e altri. Un altro materiale usato è il Kikoi, un tradizionale materiale cucito a mano comunemente usato dai giovani uomini delle tribù Mijikenda della provincia costiera o anche il Kikwembe, un materiale composto dalla corteccia di un tronco secco, usato dalla tribù Bukusu dalla provincia occidentale insieme alle piume di struzzo o ad altri materiali.
Il gruppo di dispone di una grande varietà di strumenti provenienti dalle varie comunità. Tra cui un set di tamburi di latta fatti a mano e i tamburi Ohangala, usati dagli abitanti della provincia del Nyanza, sulle rive del Lago Vittoria, i tamburi Ngotha, usati dalle tribù Embu e Meru della provincia orientale.
Tra gli altri strumenti troviamo: Kitingisho, un tradizionale scuotitore fatto con i semi secchi provenienti dal Kalabash. Chivoti, un flauto tradizionale ricavato dalla pianta di bambù. Orutu, un violino tradizionale. Nyatiti, un tradizionale strumento con 8 corde.

 
Italia (dove?)

“Città di Quarto”

Il gruppo folklorico "Città di Quarto" è stato fondato nel 1928 da Enrico Cabras per perpetuare le antiche tradizioni popolari che si andavano man mano perdendo. A tal fine, infatti, il gruppo ha elaborato uno spettacolo che riprende i canti e i balli tipici della cultura quartese e sarda andando a riscoprire antiche danze e culti ancestrali.. E' quindi il caso di "Su ballu tundu", "Su ballu a tir' e pei e sa sciampitta o sa scellerada", "Su ballu de is muccadoris", "Su ballu de is isposus", "S'arrosciada", "Su ballu de beranu", "Su ballu cantau", "Su brinchidu", "Il rituale dell'argia", "Sa danza", "Il rituale di Sant'Antonio", "Il rituale dei pescatori".
In questa ricca varietà di balli viene sicuramente raccontata la storia dell’isola sarda ed una molteplicità di aspetti della vita quotidiana, dalla religione alle feste contadine, dal coreteggiamento alle dispute per la donna amata; in un mix di suoni e canti.
Il "Gruppo folklorico Città di Quarto" ha quindi studiato le antiche tradizioni sarde e quartesi accompagnando danze e canti popolari con strumenti ma anche costumi e ornamenti caratteristici frutto di rigorose e approfondite ricerche. Il gruppo ha inoltre partecipato alle più importanti manifestazioni folkloriche nazionali ed internazionali come quelle svoltesi, oltre che in tutta l'Italia, in Svezia, Portogallo, Spagna, Bulgaria, Polonia, Ungheria, Belgio, Olanda, Inghilterra, Svizzera, Francia, Grecia, Tunisia, Algeria, Argentina, Messico, Brasile e Cina.
Per meglio definire il mondo delle tradizioni, per molti versi ancora sconosciuto ai più, il gruppo ha creato una scuola di ballo aperta ai ragazzi delle scuole elementari e medie per infondere loro l'amore per la cultura sarda. I più meritevoli entrano a far parte di un gruppo di ballerini e cantori che portano in giro per il mondo la loro testimonianza.
Dal 1985 tramite il direttore artistico Gianni Orrù, collabora con l'Amministrazione Comunale per l'organizzazione della manifestazione "Sciampitta", grande festa in piazza, incontro di culture popolari di tutto il mondo ed entrata a far parte del circuito Cioff, il Consiglio Internazionale Organizzatori Festival Folklorici.

 
Venezuela (dove?)

Fundación Guasipati danzas

L’Associazione “Guasipati danzas” è nata il 1 settembre 2001 nel Comune autonomo Roscio della regione di Bolivar. Il gruppo adotta il nome della città di “Guasipati”, una delle comunità più antiche del Venezuela fondata dai missionari Cappuccini e simbolo d'arte e cultura. In questa comunità l’amore dei giovani per la danza e lo spirito nazionalista ereditati dagli antenati sono molto forti.
Il gruppo è formato totalmente da giovani venezuelani nati e cresciuti nella comunità di Guasipati, che hanno saputo guadagnare il consenso del pubblico e della critica, premi e i riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
L’Associazione è impegnata nell’alimentare nei giovani l’amore per la danza e per la musica con un doppio scopo: quello di dare ai ragazzi dei ceti inferiori l’opportunità di formarsi e di crescere in ambito artistico e quello di far conoscere le tradizioni e il patrimonio culturale alle nuove generazioni. Pur essendo nata in epoca recente, l’associazione ha ricevuto i migliori elogi e riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale.
Punto saldo del programma del gruppo “Guasipati danzas” è sempre stata la ricerca delle tradizioni e delle storie capaci di narrare e illustrare come il Venezuela sia nato e come si sia evoluto nel tempo.

L’Associazione si è esibita su numerosi palcoscenici in territorio venezuelano, ma ha anche rappresentato il Venezuela nei seguenti Festival internazionali:

  • 2004 Tour Italia
  • 2004 Tour Brasile
  • 2005 Tour Colombia
  • 2008 Tour Cile
  • 2009 Tour Colombia e Cile
L'associazione pur essendo nata in epoca recente ha ricevuto i migliori elogi e riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale.

 
Montenegro (dove?)

“Mirko Srzentic”

Il Montenegro , è uno stato europeo situato nella penisola balcanica e che si affaccia sul mar Adriatico, ed è un crocevia di culture e religioni del Mediterraneo. La cultura di questo paese mostra la forte influenza di Bisanzio e Roma, ma anche gli elementi del mondo musulmano sono rintracciabili nell'arte e nell'architettura. La cultura di questa posto è il frutto di un'alchimia complessa fra costumi e tradizioni succedutisi durante i secoli.
Nell'aprile del 1965 su iniziativa di studenti e professori dell'Università “Veljko Vlahovic” viene fondato il Gruppo “Mirko Srzentic”. Attualmente è l'unico folk ensemble accademico del Montenegro.
La passione e gli sforzi dei suoi giovani componenti hanno fatto sì che il gruppo sia oggi considerato uno dei più noti e popolari del Paese.
Grazie al lavoro del professor dottor Vladimir Soc, riconosciuto a livello mondiale come regista e coreografo, il gruppo è riuscito a sviluppare uno stile di danza di elevatissima qualità artistica, conservatosi fino ai giorni nostri.
Il Gruppo “Mirko Srzentic” porta in scena il patrimonio culturale non solo del Montenegro, ma anche dell’ex Jugoslavia e ha ottenuto premi nei festival di vari paesi come Russia, Francia, Italia, Germania, Belgio, Grecia, Stati Uniti, Canada, Cina, Brasile.
Nonostante siano passati più di 40 anni dalla sua fondazione, grazie alla musica armoniosa e alla diversità di costumi insoliti, questa rappresentazione brillante del patrimonio culturale del Montenegro continua tuttora a conquistare nuovi fan e ammiratori del folklore montenegrino e non solo.

 
Italia (dove?)

Urbanitas

La tradizione folcloristica marchigiana si fonda sulla società contadina dell'Ottocento, una realtà economicamente molto povera dove rare erano le occasioni di festa. Proprio questa rarità faceva si che esse fossero un momento unico,
da vivere e da sfruttare il più intensamente possibile. Ecco allora che, accompagnato da musiche briose, dal ritmo assai veloce a volte frenetico, il contadino marchigiano dava sfogo a tutta la sua voglia di vivere e di divertirsi. Da queste radici ebbe origine, nel 1933, il gruppo folcloristico URBANITAS di Apiro, il quale, grazie all'autenticità e alla spontaneità di quanto rappresentato nel proprio repertorio, è riconosciuto come uno dei migliori d'Italia.

Il folclore del gruppo "URBANITAS" rispecchia il carattere delle Marche; una regione prevalentemente contadina ed è proprio per questo che molti canti e balli, basati su musiche e coreografie originali, fanno riferimento ai grandi lavori della campagna,
come la trebbiatura e la vendemmia, la fine dei quali rappresentava sempre un'occasione di festa. 
Tra tutte le danze spicca il "Saltarello" marchigiano, detto anche "Saltarello a terremoto", ballo dal ritmo travolgente che ripropone verosimilmente una scena di festa durante la quale i ballerini si dichiaravano alla propria amata. Sono in dotazione al gruppo due costumi: uno da lavoro, più semplice, ed uno per la festa o più precisamente per il giorno del matrimonio, dai colori più accesi e ricco di pizzi e nastri. Entrambi risalgono al periodo Napoleonico; con stoffe tessute a mano su telai in legno, pizzi realizzati all'uncinetto ed ai ferri. Molti pezzi sono originali mentre quelli di nuova realizzazione rispettano fedelmente la tradizione.

 

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